Nuova Riveduta:

Matteo 27:15

Gesù o Barabba?
=Mr 15:6-15; Lu 23:13-25; Gv 18:39-40
Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva.

C.E.I.:

Matteo 27:15

Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta.

Nuova Diodati:

Matteo 27:15

Ora il governatore, in occasione di ogni festività, aveva l'usanza di rilasciare alla folla un prigioniero, come essi volevano.

Riveduta 2020:

Matteo 27:15

La folla sceglie Barabba
(Marco 15:6-15; Luca 23:13-25; Giovanni 18:39, 40)
Ogni festa di Pasqua il governatore era solito liberare un carcerato, quello che la folla voleva.

La Parola è Vita:

Matteo 27:15

A quei tempi era usanza che il governatore liberasse un prigioniero giudeo all'anno, durante le feste di Pasqua, chiunque fosse stato scelto dal popolo.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 27:15

Or ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un carcerato, qualunque ella volesse.

Ricciotti:

Matteo 27:15

Gesù posposto a Barabba e condannato
Soleva il governatore ogni festa di Pasqua liberare il prigioniero che piacesse alla moltitudine.

Tintori:

Matteo 27:15

Gesù posposto a Barabba e condannato
Or per la festa il preside era solito liberare un carcerato, chiunque chiedessero.

Martini:

Matteo 27:15

Or egli era solito il preside di liberare nel di solenne quel prigione, che fosse più loro piaciuto.

Diodati:

Matteo 27:15

Or il governatore soleva ogni festa liberare un prigione alla moltitudine, quale ella voleva.

Commentario abbreviato:

Matteo 27:15

11 Versetti 11-25

Non avendo alcuna malizia contro Gesù, Pilato lo esorta a discolparsi e si adopera per farlo dimettere. Il messaggio della moglie era un avvertimento. Dio ha molti modi per controllare i peccatori nelle loro attività peccaminose, ed è una grande misericordia avere tali controlli dalla Provvidenza, da amici fedeli e dalla nostra stessa coscienza. Non fare questa cosa abominevole che il Signore odia!", è ciò che possiamo sentirci dire, quando entriamo in tentazione, se lo consideriamo. Essendo stato scavalcato dai sacerdoti, il popolo scelse Barabba. Le moltitudini che scelgono il mondo, anziché Dio, come loro sovrano e parte, scelgono così le loro stesse illusioni. I Giudei erano così decisi a far morire Cristo, che Pilato pensò che sarebbe stato pericoloso rifiutare. E questa lotta mostra il potere della coscienza anche sugli uomini peggiori. Tuttavia, tutto è stato ordinato in modo da rendere evidente che Cristo non ha sofferto per colpa sua, ma per i peccati del suo popolo. Quanto è stato vano per Pilato aspettarsi di liberarsi dalla colpa del sangue innocente di un giusto, che per la sua carica era tenuto a proteggere! La maledizione dei Giudei su se stessi ha trovato una risposta terribile nelle sofferenze della loro nazione. Nessuno poteva sopportare il peccato degli altri, se non Colui che non aveva un proprio peccato di cui rispondere. E non siamo tutti preoccupati? Non si preferisce forse Barabba a Gesù, quando i peccatori rifiutano la salvezza per conservare i loro cari peccati, che privano Dio della sua gloria e uccidono le loro anime? Il sangue di Cristo è ora su di noi per sempre, per misericordia, a causa del rifiuto dei Giudei. Rifugiamoci in esso!

Riferimenti incrociati:

Matteo 27:15

Mat 26:5; Mar 15:6,8; Lu 23:16,17; Giov 18:38,39; At 24:27; 25:9

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